Ansia da Palcoscenico
D: Salve, sono una cantante e vorrei avere delle informazioni sull’ansia da palcoscenico, grazie.
R: L’ansia da palcoscenico è un tipo particolare d’ansia, si associano ad essa sia l’emozione per la prestazione artistica, sia l’ansia sociale o per meglio dire l’ansia derivata dal pubblico che ti osserva. Innanzitutto bisognerebbe specificare che l’ansia di per sé non è un’emozione negativa; troppo spesso sentiamo definire l’ansia come un nemico silenzioso, un nemico da abbattere prima che prenda il sopravvento, tenerla a bada o addirittura eliminare. Ma l’ansia può avere molte funzioni positive, una delle quali quella di rendere le nostre imprese memorabili, l’ansia fa in modo che un evento diventi importante, con significato emotivo, il problema sopraggiunge quando i livelli di tale emozione diventano troppo elevati. L’ansia può diventare anche paralizzante se troppo intensa, è questo il motivo per cui molto spesso essa si associa a sintomi fisici ben specifici: palpitazioni, sudorazioni fredde, respiro corto, paura, panico, nodo allo stomaco, etc. Ma ciò che va ricordato è che l’ansia può essere un’amica eccezionale se utilizzata e gestita a dovere. Infatti, per quello che riguarda le prestazioni in generale come il sostenere esami, colloqui di lavoro, od anche spettacoli e concerti, eliminare la nostra ansia può avere effetti catastrofici; importante è invece saperla utilizzare al meglio, gestirla. Il secondo aspetto da considerare riguarda l’ansia sociale. Il fatto di esibirsi di fronte ad altri per alcuni può essere cosa naturale, o addirittura esperienza ricercata attivamente, ma per altri può essere paralizzante. Molto dipende dalle caratteristiche di personalità, dagli eventi di vita… e non è possibile cambiarsi o trasformarsi da un giorno all’altro. Quello che rimane utile in tutti i casi è ciò che in psicologia viene chiamato esposizione graduale. Ogni giorno la persona prova ad esporsi a situazioni “sociali” che la fanno sentire in ansia, partendo da cose più semplici, e meno ansiogene, arrivando via via a cose sempre più complesse ed ansiogene. E’ possibile inoltre fare un percorso psicologico individuale o partecipare a corsi fatti su misura per imparare a gestire l’ansia e portarla così da condizione disfunzionale a potenziale amica e alleata.